SIGNIFICATO
INTERPRETAZIONE #1
Per capire di cosa parla la canzone, innanzitutto bisogna capire l’anno e il contesto sociale-storico in cui è stata scritta e cantata la canzone, cioè circa la fine degli anni 6o – inizi anni 70 quando un vento di libertà e di voglia di gestire il proprio io (al di fuori di ogni imposizione sociale, famigliare e scolastica) era esploso nella generazione giovanile di allora riguardante sia il mondo maschile che femminile ( leggi ’68). Era un vento anche di ribellione sociale verso alcune ingiustizie nella scuola e nel mondo del lavoro. Lo stesso autore ( Guccini) e gli stessi Nomadi erano considerati un po’ ribelli e anticonformisti in quel tempo (vedi le loro altre canzoni di quel periodo: Dio è morto (addirittura censurata in RAI) e – Auschwitz ). Per chiarirci meglio è ancora presente l’onda lunga del ’68.
Quindi voglia di andare ( anche la stessa titolazione del gruppo : Nomadi……nella musica, nello spazio, nel tempo) via dalla famiglia ( casa mia , camino, cortile, ) per rendersi indipendente e libero anche senza una lira in tasca ( il ripudio al dio denaro ), ma con la speranza che un altro Dio (quello giusto del Cielo) ci accompagni in un nuovo percorso della vita da adulto e non più da bambino ( quel bambino che giocava in un cortile ma che un po’ si rimpiange tant’è la domanda: chissà dov’era casa mia e quel bambino che …etc.). ”Io Vagabondo” è stato, e forse lo è tutt’ora, l’inno di una speranza onirica di un nuovo mondo libero dove è ancora possibile sentire il vento sulla pelle …..guardare il cielo stellato…, speranza a metà degli anni ’70 brutalmente cancellata con gli anni di piombo.
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