SIGNIFICATO
INTERPRETAZIONE #1
Sono trascorsi ben 4 anni dall’uscita di “21”, il fortunato album che ha portato Adele in vetta alle classifiche di tutto il mondo, solo il singolo Skyfall ha spezzato l’attesa di riascoltare la voce di Adele in questi anni di silenzio, la cantante ha infatti interpretato il brano scelto come colonna sonora dell’omonimo film di 007, arrivando a conquistare così il Premio Oscar come miglior canzone in ambito cinematografico nel 2013. Il successo di “21” è stato planetario ed in tantissimi si sono riconosciuti nei testi scritti dalla stessa cantante, a quei tempi uscita psicologicamente distrutta da un’importante storia d’amore e che avuto quindi la capacità di trasformare in parole e voce tutta la malinconia di chi è stato sentimentalmente ferito. In questi 4 anni di pausa, Adele è rinata ed ha messo al mondo un bambino, è dimagrita e si è felicemente fidanzata. Si pensava dunque che questo netto e felice cambio di rotta nella sua vita avesse potuto spegnere l’ispirazione artistica della cantante, ma l’uscita del nuovo singolo Hello ha tolto ogni dubbio, Adele è tornata ed è più intensa che mai.
In tantissimi hanno provato a dare una loro interpretazione di questo suo nuovo brano e molti sono concordi nel dire che la canzone sia rivolta ad una suo ex (molte canzoni di Adele parlano della sua passata storia d’amore come Rolling in the deep, Someone like you giusto per citarne due), una canzone quasi di scuse se leggiamo il testo:”mi dispiace per quello che ho fatto” e “mi dispiace averti spezzato il cuore“.
Eppure se si legge per intero il testo e soprattutto la lettera pubblicata dalla cantante prima dell’uscita nel nuovo album “25” possiamo giungere a conclusioni ben diverse:
“Il mio ultimo disco è stata una registrazione break-up e se dovessi etichettare questo, io lo definirei una registazione make-up. Recuperare il tempo perduto. Confezionare tutto quello che ho fatto e non ho mai fatto. 25 è stato un punto di svolta per me, uno schiaffo nel bel mezzo dei miei vent’anni, sull’orlo di essere una vecchia adolescente e un adulto a pieno titolo”.
“Quando avevo 7 anni avrei voluto averne 8. Quando avevo 8 anni avrei voluto averne 12. Quando ho compiuto 12 anni, avrei voluto averne 18. Poi, dopo, ho smesso di voler essere più vecchia. Ora sto andando oltre i 16-24 ed è come se avessi passato tutta la mia vita volando via, fino ad oggi. Ho sempre desiderato di essere più vecchia, di essere da un’altra parte; vorrei ricordare tutto e vorrei anche dimenticare. Vorrei non aver rovinato così tante cose belle solamente perché ero spaventata o annoiata. Vorrei aver conosciuto la mia bisnonna un po’ di più e vorrei non aver conosciuto me stessa così bene, perché questo significa che so sempre quello che succede. Vorrei non aver tagliato i miei capelli, vorrei aver aspettato e vorrei aver avuto fretta. Il mio ultimo disco è stato il disco della svolta, e se dovessi etichettare questo nuovo lo definirei un disco di riappacificazione. Sto facendo pace con me stessa, recuperando il tempo perduto, facendo il punto su quello che ho fatto e quello che non ho mai fatto.Ma non ho il tempo per aggrapparmi alle briciole del mio passato, come facevo prima. Quel che è fatto è fatto. Compiere 25 anni è stato un punto di svolta per me, uno schiaffo nel bel mezzo dei miei vent’anni. Sono qualcosa a metà tra un vecchio adolescente e un adulto. Ho deciso di essere quella che sono per sempre, senza un furgone pieno dei miei vecchi ricordi. Mi manca tutto del mio passato, il bene e il male, solamente perché non tornerà. Quando ne ero dentro ne volevo venire fuori. E’ così. Sto parlando di quando ero un’adolescente che non si preoccupava del futuro perché non gliene importava nulla, come ora. La capacità di essere impertinente su tutto: non ci saranno alcune conseguenze. Infrangere le regole… è meglio che fare le regole. ’25’ racconta di quella che sono diventata senza neanche rendermene conto. E mi dispiace tanto averci messo così tanto ma… è successo”.
Pare dunque che la persona a cui si stia rivolgendo, sia proprio se stessa, una Adele di qualche anno fa, non a caso la canzone inizia proprio dicendo:”Ciao, sono io” rivolto a se stessa. E’ come se Adele stesse usando tale brano per espiare le sue colpe o semplicemente accettarle e chiedere scusa. Scusandosi con la vecchia Adele, una Adele – quella nuova – che forse avrebbe gestito le cose diversamente e non avrebbe fatto errori che hanno interessato la vita di altre persone. Più si va avanti nel brano, più infatti ci rendiamo conto di come il testo sia questi un dialogo interiore: “ciao come stai? so che parlare di me stessa è una mia caratteristica” a ribadirci dunque ancora una volta che sta parlando di sè e non del suo ex o di qualcun altro. Alla fine della canzone Adele si rende conto che è inutile guardarsi indietro e cercare di modificare gli errori che non hanno più alcun rimedio, “almeno posso dire che ci ho provato”, canta Adele. In qualche modo la cantante trova la chiusura che stava cercando con il passato e si rende conto che l’unico modo per andare avanti.
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