SIGNIFICATO
INTERPRETAZIONE #1
Torna Luca Carboni e decide di farlo duettando con Fabri Fibra: Fisico & Politico è il titolo dell’ultimo singolo e già il titolo fa capire come i due cantanti vogliano comunicarci qualcosa di tutt’altro che scontato.
Viviamo in una società euforica e malinconica allo stesso tempo, fatta di opposti e contraddizioni che in qualche modo riescono a coesistere. Una riflessione che parte dal sociale e arriva all’individuale, all’intimo. Il brano, ben costruito e musicalmente orecchiabile, parte immediato grazie al ritornello. Quattro le parole chiave che si ripetono in tutto il testo: Fisico, Mitico, Solido e Liquido sempre presenti nel refrain che varia leggermente di volta in volta. La prima strofa analizza le contrapposizioni della società: «in questo mondo digitale non trovo un filo logico / la mente costruisce, la mano che distrugge / una legge uguale per tutti ci sfugge». In particolare parla di perdita dell’umanità e del senso reale, che viene marcato quando parla delle macchine e della calcolatrice: anche se qui Fibra vuole sottolineare soprattutto la scarsa capacità che si ha oggi di ragionare con la propria testa. Fibra ci sta dicendo che la tecnologia ci ha facilitato la vita, come nel caso della calcolatrice nel fare i conti, ma poi però è arrivato il rovescio della medaglia, abbiamo perso la capacità di arrivarci da soli, quindi in un certo senso abbiamo perso la facoltà di ragionare e razionalizzare alcune cose, invece che rendere schiava la tecnologia è quest’ultima che ha reso schiavi noi.
La seconda inizia a scendere nel particolare. Carboni e Fibra la dividono tra tempo («devi imparare a mantenere il tempo / in Italia devi imparare a perdere tempo») e ritmo («le rime mi cercano ruotano in cerchio / se non le senti aspetta un attimo / che le fondo come l’oro»). Fino ad arrivare alla terza strofa in cui il punto di vista è decisamente particolare e intimista («aspettandoti da solo / aspettando il sole / guardando ragazze sole / giro, miro, tiro, sparo parole»). Fibra e Carboni non perdono l’occasione di lanciare anche una critica all’industria musicale «che ci spinge come carriole».
«Nessuno sa il confine, nessuno sa la fine» è il bridge che di volta in volta apre la strofa al ritornello cantato da Carboni. In realtà il confine è netto, non solo visivamente, come appare nel video con immagini opposte sia concettualmente che nel complesso del montaggio, ma anche musicalmente.
Il testo ad ogni modo presenta giochi di parole degni appunto del modo di fare musica di Fabri Fibra come per esempio “ io sono fisico-logico, fisiologico in questo mondo digitale non trovo un filo logico” o “giro, miro, tiro, sparo parole ho doti canore” che sembrano dei veri e proprio scioglilingua, per concludere con un omaggio dello stesso Fibra a Luca Carboni in una delle strofe finale: «Io sono bestiale come il fisico».
L’attesa per l’album completo di Luca Carboni resta dunque altissima, album prodotto da Michele Canova e per i dieci duetti che conterrà, ma anche per i tre inediti di cui ancora non si conoscono i titoli. Non ci resta, dunque, che aspettare il primo ottobre.
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