SIGNIFICATO
INTERPRETAZIONE #1
I Noel Gallagher’s High Flying Birds tornano con il loro nuovo ed attesissimo album, Chasing Yesterday, da molti definito come il 9° album degli Oasis in quanto a sonorità, in quanto al genio musicale di Noel Gallagher (ex componente e fondatore degli Oasis) e per la memoria mai assopita del famosissimo gruppo scioltosi nel 2009. Pubblichiamo in questo post le interviste che Noel stesso ha rilasciato parlando di molte delle dieci tracce di Chasing Yesterday, e i link alle interpretazioni dei alcune altre tracce. Innanzitutto, il titolo dell’album, che deriva dal “chasing the sun” di Slide away fino ad arrivare al definitivo “chasing yesterday” di While the Songs Remains the Same: “Se potessi lo cambierei”, ha dichiarato Noel, dichiarando inoltre di averlo scelto una settimana prima dell’annuncio. Titolo che non sembra quindi avere alcun significato particolare, ma che è molto efficace ed evocativo.
Prima traccia: Riverman
” Ci troviamo in questo bar e Morrissey ha portato con sé un CD con un mix di canzoni da ascoltare. Ad un tratto, mentre parliamo senza prestare troppa attenzione alla musica, lui chiede: “Dimmi che canzone è questa, dimmi come si chiama! È arrivata al numero 16 in classifica nel 1974.” e io confesso: “Non lo so!”. E lui: “È di Brian Protheroe, si chiama Pinball”. “Ah, grandiosa”, rispondo io. Sei mesi dopo mi trovo in studio per registrare questo brano, che sembra un po’ una cosa alla Bob Dylan, con del fingerpicking. La sera prima di tornare a casa dico al mio ingegnere e al mio batterista, che sono gemelli (Paul e Jeremy Stacey, ndr): “Avete mai sentito questa canzone, Pinball di Brian Protheroe? E loro: “No”. Allora l’abbiamo ascoltata e mi si è accesa una lampadina… cosa succederebbe se suonassi quel mio brano nello stile di questo? Così quella notte l’ho riscritto qua e là e sono tornato in studio. Ora è la traccia di apertura, si chiama Riverman ed è fantastica! ” I suoni di Riverman inoltre, lenta ballata che apre l’album, ricordano le tipiche sonorità dei Pink Floyd.
Seconda traccia: In the Heat of the Moment
E’ il primo singolo estratto dall’album, pubblicato qualche mese prima dell’uscita del pacchetto completo. Leggine il significato su significatocanzoni.it da questo link!
Terza traccia: The Girl with X-Rays Eyes
The Girl with X-Ray Eyes è un’ode alla moglie di Noel, ispirata da David Bowie e The Fool on the Hill dei Beatles; l’intro assomiglia molto a quella del bellissimo brano The Masterplan.
Quarta traccia: Lock all the Doors
” Avevo dato una parte della canzone ai The Chemical Brothers negli anni ’90, quando abbiamo fatto Setting Sun insieme, ma ho sempre voluto finirla. Ho tenuto il ritornello ma non ero mai riuscito a trovare un modo per collegarlo alle strofe. Un pomeriggio stavo uscendo dal supermercato Tesco di Maida Vale, dove vivo, e non so come ma sono stato colpito da un lampo d’ispirazione. Questa canzone non è mai stata pubblicata dagli Oasis, ma non l’ho mai lasciata perdere perché il ritornello è fottutamente splendido. ” Il ritmo di questo brano, scritto a inizio anni Novanta e terminato solo ora, rimanda a quello di My Sister Lover (lato B di Stand By Me, 1997).
Quinta traccia: The Dying of the Light
” L’ho suonata nei soundcheck durante lo scorso tour e qualcuno l’ha registrata e messa online. L’hanno chiamata It Makes Me Wanna Cry (mi fa piangere, ndr), che è un titolo di merda… a meno che la canzone non riguardi una cipolla! Si chiama The Dying of the Light (il morire della luce), che invece è un titolo splendido. Ho pensato: “La lascerò lì”. Se fosse stata terribile l’avrei fatta rimuovere da internet, ma per fortuna quella particolare versione era eccezionale, per cui ho lasciato che le persone potessero goderne. Era solo un pezzo acustico: la versione dell’album al contrario è ben più sfarzosa.” Questo brano ci ricorda le meravigliose ballate Talk Tonight e Cast No Shadow, degli Oasis.
Sesta traccia: The Right Stuff
” Ho fatto sentire The Right Stuff ad un mio amico, che mi ha detto: “Ma questa roba è space jazz!” Sfottevamo sempre lo space jazz quando ero negli Oasis. Quando la gente ci diceva che non eravamo abbastanza audaci con le nostre canzoni noi rispondevamo: “Che cosa volete, che facciamo space jazz?” Ora ho scritto una canzone che è vero, autentico space jazz, ed è grandiosa. “
Settima traccia: While the Song remains the same
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Ottava traccia: The Mexican
” È un incrocio fra i T. Rex, i Rolling Stones e i Queens of the Stone Age. Questo brano arriva dopo i tre precedenti, che sono piuttosto intensi e carichi di emozioni, e c’era bisogno di qualcosa che potesse alleggerire l’atmosfera. Non è la certo cosa migliore che ho mai scritto ma spaccherà i culi ad ogni concerto! “
Nona traccia: You Know We can’t go Back
” Parla di un ragazzo e una ragazza che si preparano per fuggire dalla situazione in cui si trovano. Uno di loro si gira verso l’altro e dice: “Ci siamo, è questo il momento, stiamo andando… lo sai che non possiamo più tornare indietro (you know we can’t go back, ndr)”. È geniale. “
Decima traccia: Ballad of the Mighty I
E’ forse il pezzo più pop dell’album, con tracce di space jazz e dai classici toni malinconici e suggestivi. Non mancano inoltre richiami ad alcuni brani degli Oasis. Spicca alla chitarra l’ex Smiths Johnny Marr.
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