SIGNIFICATO
INTERPRETAZIONE #1
Big Girls Cry è il nuovo singolo di Sia rilasciato ad aprile 2015, tratto dal suo lavoro 1000 Forms Of Fear del 2014. Big Girls Cry rappresenta la conclusione di un terzetto di singoli, iniziato con Chandelier e continuato con Elastic Heart, legati assieme principalmente dall’interpretazione della giovanissima ballerina Maddie Ziegler nei relativi video. Il nuovo singolo di Sia è di un altro pianeta rispetto al sound di Chandelier: è infatti una ballata, di una intensità ed eleganza che da sempre caratterizzano la cantante, sia per quanto riguarda la musica che il testo. Anche con questo brano, Sia si presenta autrice e cantante di una indipendenza assoluta, dopo anni passati a scrivere testi e musiche per altri cantanti.
Analizziamo ora il brano. Come in altri suoi lavori, in questo pezzo Sia riesce ad esprimere una malinconia di una umanità disarmante: in questo caso non si parla di dipendenze, problemi relazionali o familiari, ma di aspetto fisico, come facilmente intuibile dallo stesso titolo. E’ la storia di una ragazza che non si sente adeguata a causa del suo aspetto fisico in quanto, appunto, “curvy”. Questa ragazza, a causa del suo dramma interiore e di tutto ciò che comporta, ha deciso di isolarsi dal mondo in un mondo tutto suo, lontano dall’amore, lontano dal tempo, dall’odio e dal suo stesso dramma, indurendo il proprio cuore. Nonostante il suo isolamento volontario un moto inconscio di avvicinamento alla realtà esterna c’è: controlla il telefono. Ma niente, sembra che nessuno la consideri. E allora l’agonia continua, in una serata solitaria con la TV accesa e il cibo da asporto. Come ogni canzone però, in particolare ogni canzone che racconta di un dramma, vi è una conclusione, drammatica o meno. In Big Girls Cry c’è un barlume di speranza, contenuto nei versi “I may cry ruining my makeup Wash away all the things you’ve taken I don’t care if I don’t look pretty“: potrei piangere rovinandomi il trucco, lasciando scorrere via ogni tentativo di sembrare diversa da quello che sono, senza preoccuparmi del fatto di essere bella o meno. Le ragazze grosse piangono quando il loro cuore si spezza: qui è l’apice del dramma, dove si vede chiaramente il barlume di speranza prima accennato: “I wake up“, mi sveglio, ripetuto ben sei volte. Il dramma rimane, ma è visto sotto una luce diversa, come quella che alla fine del video illumina la protagonista, avvolta dallo sfondo scuro per tutta la durata del brano.
L’incredibile prestazione della protagonista del video fa emergere tutta la tensione racchiusa in Big Girls Cry: felicità, dolore, angoscia, tentativo di fuga sono i sentimenti che escono prorompenti dallo schermo nei 3 minuti e mezzo del video. Un minimal studiato nei particolari da una regia superlativa.
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