SIGNIFICATO
INTERPRETAZIONE #1
E’ difficile dare una interpretazione corretta di questa canzone, i temi trattati sono molti e sicuramente ognuno può darne una interpretazione diversa. Dunque proviamo a fornirne una nostra, senza avere la pretesa di dire che sia proprio ciò che voglia intendere Fedez con questa canzone.
Il titolo è già di difficile interpretazione: leggendo bene il testo però pensiamo che con “Si scrive schiavitù, si legge libertà” Fedez voglia intendere di come ciò che noi vediamo come libertà, in verità non è altro che schiavitù: noi pensiamo di poter scegliere, ma la realtà è che viviamo in un mondo marcio, inquadrato, piene di regole e ciò che noi pensiamo sia una nostra scelta, in verità è una scelta già impostata da qualcun’altro. Proviamo a spiegarci meglio analizzando bene il testo:
Discorsi sull’umanità ne sento di tutti i tipi
ma non siamo umani, siamo scimmie avvolte in bei vestiti.
Figli senza valori ma molto bene istruiti,
vomitati da un sistema che da tempo ci ha inghiottiti.
Qui per diventare grande ti serve davvero poco,
basta non finire dentro il girone degli invertiti,
passare metà del tempo a sputare su chi è diverso
per poi nel tempo libero andare coi travestiti.
Qua Fedez ci dice di come siamo circondati da persone, politici, leader che fanno solo bei discorsi, tutti ben istruiti ma di fatto tutti schiavi del sistema. La critica al nostro paese è sempre più chiara quando dice che per diventare potenti qua in Italia (chiaro riferimento ai politici) basta finire nel giro giusto e passare il tempo a insultare e criticare gli altri (“sputare su chi è diverso” potrebbe essere anche un riferimento al razzismo) quando poi i politici stessi sono i primi che si comportano come ipocriti e nel tempo libero vanno “coi travestiti”.
Ma questa è la mia nazione che pesa sulle mie scelte,
gridando rivoluzione ma con le braccia conserte.
Ora che il beneficio lascia spazio al benestare
capisco quant’è avvilente morire senza lottare.
Nessun instinto di fuga solo un trascinarsi
gli uni sugli altri dentro una sovrappopolata cisterna.
Esplicito riferimento all’Italia, in cui dovremmo essere noi a cambiare il nostro paese in base alle nostre scelte, ma Fedez ci critica dicendo che siamo solo capaci di gridare “rivoluzione“, ma di fatto rimaniamo con “le braccia conserte“, cioè stiamo a guardare e non facciamo nulla. Dunque siamo solo arrivati ad un “trascinarsi gli uni sugli altri“, cioè un costante e semplice tirare avanti che non porta da nessuna parte.
Convinti ormai che il mondo non ci avrebbe mai cambiati
ci sentivamo pronti ma non lo siamo mai stati.
Ma qua la verità,
è che si scrive schiavitù ma si legge libertà.
Il ritornello è un giudizio molto forte su tutti noi: pensavamo di essere pronti, perfetti, che niente ci avrebbe mai scalfito e cambiato, ma in verità non ci siamo resi conto che siamo stati inghiottiti da questo mondo senza accorgercene. Ci siamo trovati dentro e non siamo stati pronti per affrontarlo.
Non cercare propaganda nei messaggi insoliti,
non ho il carisma e l’autostima dei tuoi personaggi scomodi.
Sono finto quanto te, sono falso quanto te,
sono l’ultimo degli stronzi e il primo degli ipocriti.
Se Dio ci ha fatto a sua somiglianza non credere nel suo sguardo
perchè è lui che ci ha insegnato a saper piangere a comando.
Dove c’è sofferenza c’è sempre dietro un guadagno
e se Dio non esistesse, beh, dovrebbero inventarlo.
In questa strofa ci avverte di non fidarci e di non cercare speranza nelle solite frasi che sentiamo dai politici e successivamente fa una critica anche su se stesso: “Sono finto quanto te, sono falso quanto te, sono l’ultimo degli stronzi e il primo degli ipocriti” , insomma una ammissione di colpe, di fatto anche lui è uno dei tanti, ma non ha paura di ammetterlo e ce lo dice esplicitamente.
Anche se non siamo realmente dietro le sbarre,
questo mondo è una prigione con la cella un po’ più grande
e prendere frasi fatte e ficcarcele dentro un testo
è il modo più intelligente per dire ciò che non penso.
E se il mondo ti esclude ti chiudi nel tuo universo
ma nulla ti gira intorno se giri attorno a te stesso.
Anche in questo caso c’è una critica molto forte al mondo in cui viviamo oggi: Fedez lo definisce come “una prigione” e per l’ennesima volta critica il lavoro dei leader, che non fanno altro che “prendere frasi fatte e ficcarcele dentro un testo” e proprio perchè sono frasi fatte, rimangono solo belle parole, ma la realtà è tutt’altra, quelle parole non rispecchiano ciò che pensano realmente. In più altra critica verso quelli che pensano solo a se stessi ” nulla ti gira intorno se giri attorno a te stesso” , se vuoi cambiare il mondo non ti vedi chiudere in te stesso.
Mangiare un piatto di polvere condito con il sudore,
basta un pò di successo e ne dimentichi il sapore.
Mio padre aveva ragione, Guccini aveva ragione:
a far canzoni non si fanno le rivoluzioni
Infine ci dice di come sia bello e importante lottare e raggiungere un proprio obiettivo con fatica e sudore, ma al tempo stesso basta raggiungere un po’ di popolarità per pensare di essere arrivati all’apice e dunque smetterla di faticare e godersela; non è facendo canzoni che si cambia la storia, ma ognuno di noi deve svegliarsi, faticare, affrontare il mondo.
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